Abito a Roma e come molte persone mi sono ritrovata piena di oggetti d’oro usato non più utilizzato. Non si tratta di grandi gioielli ma di collanine, anellini e bracciali, che provengono dai vari regali che io e la mia famiglia abbiamo negli anni ricevuto in occasione di alcune ricorrenze. Essi sono rimasti chiusi nei cassetti per svariati anni, accumulandosi senza essere mai utilizzati. Insieme a mio marito ne parlavamo da un pò cercando una soluzione per poter riconfigurarli in maniera tale da poter monetizzare qualche banconota, che in questi momenti di crisi serve sempre. Quando non sapevo veramente come affrontare il problema, ho sentito alla radio una pubblicità che faceva a caso mio, quello di un banco metalli della capitale. Tra me e me mi sono detta che valeva la pena provare se era vero ciò che diceva la réclame radiofonica, per questo motivo ho raccolto tutti i miei oggetti, aggiungendo anche qualche piccolo bracciale di argento usato, e di buon mattino sono andata nella sede della società. Appena entrata vidi immediatamente che l’azienda era iscritta all’albo speciale della Banca D’Italia, mi ero informata e questa era una prerogativa essenziale che i banco metalli dovevano avere, allo scopo di certificare l’ottemperanza delle regole di trasparenza e lealtà verso la clientela. Una volta visionata l’autorizzazione un addetto gentilissimo mi spiegò che avrebbe proceduto alla pesatura dell’oro e alla successiva analisi della qualità dei monili. Le operazioni si sono svolte tutte senza alcun intoppo, e molto piacere mi ha fatto la richiesta fattami di visionare il peso sulla bilancia di precisione. Questo se da un lato mi fece capire come la trasparenza fosse al primo posto dall’altro mi diede contezza di quanto metallo prezioso avessi portato. Immediatamente dopo la pesatura fu effettuata la visione delle condizioni dei gioielli, alcuni erano perfetti altri invece risentivano dell’usura del tempo. Il ragazzo mi spiego che più che la vecchiaia degli articoli era interessato nel capire quanti carati d’oro i gioielli possedevano, più essa era alta più la valutazione monetaria sarebbe stata per me conveniente. Mi spiegò inoltre che di solito sul monile era impressa una targhetta che riportava i carati, egli infatti non fece altro che visionare le varie timbrature. Finite le operazioni propedeutiche mi fu stimato l’oro e l’argento usato che avevo portato, la cifra fu sicuramente superiore alle mie aspettative e per questo fornii immediatamente il consenso alla vendita. L’addetto mi disse che avrebbe perso altri cinque minuti per compilare una scheda conoscitiva, accluse a questa la fotocopia della mia carta d’identà (che sarebbe servita in caso di controlli delle forze dell’ordine), mi chiese i riferimenti bancari per effettuare il bonifico immediato (visto che la cifra da liquidare superava i 999 euro, e per questo il passaggio di denaro doveva avvenire in maniera elettronica) e liquidò immediatamente la cifra che avevamo pattuito. Insomma in meno di un’ora mi ero liberata di tutti i miei oggettini preziosi, in tasca mi rimase un bel gruzzoletto e la consapevolezza di aver conosciuto OroElite, un’azienda al top nel campo dell’acquisto di oro e argento usato.
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