Da tanti anni ormai erano presenti, nel cassetto del mio comodino, alcuni monili in oro, oggetti che ho sempre conservato con cura sapendo che erano realizzati in questo metallo prezioso, ma che non mi sono mai interessati più di tanto.
Uno di essi era visibilmente danneggiato, ma al di là di questo non ho mai apprezzato il loro aspetto: in tutta onestà, non mi sarebbe mai passato per la testa di indossarne uno!
Un giorno ho pensato ai compro oro, gli esercizi che ormai si trovano facilmente in tutte le città, e mi sono detto: ma perché non vendere quei miei vecchi oggetti? Cosa potrei mai farmene altrimenti?
Ero già a conoscenza del fatto che queste aziende offrono la possibilità di vendere oggetti in oro in modo assolutamente legale, tuttavia (non so per quale motivo!) non avevo mai pensato di cogliere quest’opportunità.
Appena ho avuto l’idea non ho esitato e mi sono subito informato sulle procedure da seguire: il compro oro a cui mi sono rivolto è stato impeccabile nel fornirmi tutti i suggerimenti del caso, ma consiglio comunque di costruirsi sempre una conoscenza “di base” prima di rivolgersi a qualsiasi esercente.
Leggendo un po’ di siti Internet non ho avuto difficoltà a trovare tutte le informazioni di cui avevo bisogno, e molte cose mi sono risultate del tutto nuove: sapevo già, ad esempio, che la quotazione dell’oro non fosse stabile, ma non immaginavo che si aggiornasse addirittura più volte al giorno.
Avevo sempre sentito parlare di “carati” ma non ho mai ben compreso di cosa si trattasse, e anche da questo punto di vista sono riuscito a trovare le informazioni necessarie senza grosse difficoltà.
I carati sono l’unità di misura della purezza dell’oro, dunque sono un parametro importantissimo nella determinazione del valore del gioiello.
Non ero a conoscenza di quanti fossero i carati dei miei vecchi oggetti in oro quindi da questo punto di vista non ho potuto fare altro che fidarmi di quanto mi ha detto l’esercente, ad ogni modo non ho mai avuto dubbi sul fatto che mi avrebbe specificato un dato corrispondente al vero.
Quanto al peso degli oggetti ho utilizzato un semplice bilancino di precisione; gli oggetti ovviamente sono stati pesati anche presso il compro oro.
Quando mi sono recato presso un compro oro della mia città, un compro oro che conosco bene in quanto mi capita di vedere la sua insegna da ormai molti anni, sono stato accolto molto gentilmente.
I miei monili, come dicevo, sono stati pesati e mi è stato detto quale fosse il loro numero di carati: rapportando questi dati alla quotazione ufficiale dell’oro si è potuto calcolare in modo semplice il loro valore.
Ogni compro oro pratica uno “spread”, ovvero non acquista gioielli in oro pagando il loro valore al 100%, bensì viene trattenuta una piccolissima percentuale affinché ci possa essere un margine di guadagno.
Se si vogliono vendere gioielli usati alla massima quotazione oro può essere sicuramente una buona prassi quella di richiedere delle valutazioni a più compro oro, cosa che io sinceramente non ho fatto perché non ho voluto perdere troppo tempo girando per la città.
Al tirar delle somme, la vendita dei miei oggetti mi è valsa una cifra vicina a 300 €, somma che sono andato immediatamente a spendere in palestra per assicurarmi un abbonamento annuale.
Allo sport non potrei rinunciare per nulla al mondo, di questo ne sono certo, e non mi ero mai abbonato in palestra con una formula di questo tipo: è davvero una bella sensazione sapere che quest’anno non dovrò riconoscere alcuna retta mensile, e soprattutto sapere che per pagare l’abbonamento non ho dovuto attingere ai miei risparmi!
Lavoro in modo saltuario, purtroppo, di conseguenza per me nessuna spesa può essere considerata poco rilevante, alla luce di questo non posso che considerare in modo positivo la mia esperienza di vendita di oggetti in oro.
Se avete in casa degli oggetti in oro, magari danneggiati o semplicemente brutti, non esitate a venderli, soprattutto se come me vivete una vita “media”, non certamente agiata: non ho difficoltà a fare la spesa, per fortuna, ma per tutte le uscite “extra” devo sempre stare molto attento, e gli oggetti malridotti che mi trovavo in casa mi hanno dato davvero una grossa mano!
Vendere oro usato a Roma è ancora possibile
Abito a Roma e come molte persone mi sono ritrovata piena di oggetti d’oro usato non più utilizzato. Non si tratta di grandi gioielli ma di collanine, anellini e bracciali, che provengono dai vari regali che io e la mia famiglia abbiamo negli anni ricevuto in occasione di alcune ricorrenze. Essi sono rimasti chiusi nei cassetti per svariati anni, accumulandosi senza essere mai utilizzati. Insieme a mio marito ne parlavamo da un pò cercando una soluzione per poter riconfigurarli in maniera tale da poter monetizzare qualche banconota, che in questi momenti di crisi serve sempre. Quando non sapevo veramente come affrontare il problema, ho sentito alla radio una pubblicità che faceva a caso mio, quello di un banco metalli della capitale. Tra me e me mi sono detta che valeva la pena provare se era vero ciò che diceva la réclame radiofonica, per questo motivo ho raccolto tutti i miei oggetti, aggiungendo anche qualche piccolo bracciale di argento usato, e di buon mattino sono andata nella sede della società. Appena entrata vidi immediatamente che l’azienda era iscritta all’albo speciale della Banca D’Italia, mi ero informata e questa era una prerogativa essenziale che i banco metalli dovevano avere, allo scopo di certificare l’ottemperanza delle regole di trasparenza e lealtà verso la clientela. Una volta visionata l’autorizzazione un addetto gentilissimo mi spiegò che avrebbe proceduto alla pesatura dell’oro e alla successiva analisi della qualità dei monili. Le operazioni si sono svolte tutte senza alcun intoppo, e molto piacere mi ha fatto la richiesta fattami di visionare il peso sulla bilancia di precisione. Questo se da un lato mi fece capire come la trasparenza fosse al primo posto dall’altro mi diede contezza di quanto metallo prezioso avessi portato. Immediatamente dopo la pesatura fu effettuata la visione delle condizioni dei gioielli, alcuni erano perfetti altri invece risentivano dell’usura del tempo. Il ragazzo mi spiego che più che la vecchiaia degli articoli era interessato nel capire quanti carati d’oro i gioielli possedevano, più essa era alta più la valutazione monetaria sarebbe stata per me conveniente. Mi spiegò inoltre che di solito sul monile era impressa una targhetta che riportava i carati, egli infatti non fece altro che visionare le varie timbrature. Finite le operazioni propedeutiche mi fu stimato l’oro e l’argento usato che avevo portato, la cifra fu sicuramente superiore alle mie aspettative e per questo fornii immediatamente il consenso alla vendita. L’addetto mi disse che avrebbe perso altri cinque minuti per compilare una scheda conoscitiva, accluse a questa la fotocopia della mia carta d’identà (che sarebbe servita in caso di controlli delle forze dell’ordine), mi chiese i riferimenti bancari per effettuare il bonifico immediato (visto che la cifra da liquidare superava i 999 euro, e per questo il passaggio di denaro doveva avvenire in maniera elettronica) e liquidò immediatamente la cifra che avevamo pattuito. Insomma in meno di un’ora mi ero liberata di tutti i miei oggettini preziosi, in tasca mi rimase un bel gruzzoletto e la consapevolezza di aver conosciuto OroElite, un’azienda al top nel campo dell’acquisto di oro e argento usato.
Tutti i compro oro sono operatori professionali in oro?
Compro oro, banco metalli, operatori professionali: quali sono le differenze tra queste denominazioni?
In un settore importante come quello della compra vendita di oro è bene avere le idee chiare su chi rivolgersi per avere informazioni e per concludere buoni affari.
I compro oro che si trovano in tutte le città devono avere precise autorizzazioni per svolgere questo lavoro, ma non hanno i requisiti necessari per avviare il prezioso metallo alla fusione.
Un compro oro si occupa della compra vendita di oro, argento e gioielli usati, pagandoli in contanti se nei limiti della cifra prevista dalla legge. Per questo genere di affari è più conveniente il compro oro rispetto ad un gioielliere, che tratta prevalentemente merce nuova.
Nel passato, alcuni anni fa, le insegne dei compro oro hanno letteralmente invaso città e paesi, causando anche la diffidenza delle persone che temevano comportamenti scorretti e non trasparenti da parte di questi negozi. Le leggi vigenti sono però molto chiare e precise ed hanno consentito ai soli operatori con tutte le certificazioni in regola di rimanere sul mercato.
Anche i banco metalli sono società che si occupano di acquistare e vendere oro usato, argento e gioielli in generale, ma non sono la stessa cosa dei compro oro.
A differenza di questi ultimi, essi hanno certificazioni fornite direttamente dalla Banca d’Italia che permettono di avviare i metalli alla fusione e pertanto sono definibili come Operatori Professionali in Oro e sono iscritti in un apposito albo.
Questo significa che un operatore di un banco metalli, oltre ad acquistare i preziosi, può fonderli e lavorarli nuovamente, oppure operare nel settore dell’oro da investimento. I banco metalli possono trattare lingotti, monete e lastre.
La Banca d’Italia concede le autorizzazioni per i banco metalli quando accerta che siano presenti alcuni importanti requisiti.
In breve, le caratteristiche necessarie per diventare Operatori Professionali in Oro, sono sostanzialmente le seguenti:
La società deve essere costituita con forma giuridica SpA, Srl, SApA o Società Cooperativa.
Deve avere un capitale di almeno 120.000 euro.
L’oggetto sociale indicato deve essere “commercio di oro”.
Infine, tutto il personale dell’azienda del reparto commerciale, tecnico e amministrativo deve possedere i requisiti di onorabilità.
La legge tutela chi vende e chi acquista oro e preziosi, per cui tutte le operazioni che vengono effettuate in un negozio di banco metalli devono essere dichiarate e per questo esiste un’apposita modulistica. Sono sempre riportati i dati sia di chi acquista che di chi vende, la data, il totale in grammi della merce in questione e il suo valore.
Per certi versi, i banco metalli forniscono maggiori servizi rispetto ai compro oro; oltre alla maggiore garanzia offerta dal possesso dell’autorizzazione della Banca d’Italia, essi hanno la possibilità di fondere i metalli. La fusione permette di raffinare l’oro e di ricavarne oggetti nuovi o lingotti. La legge non consente ad un privato di vendere il proprio oro direttamente ad una fonderia ed è quindi necessario un intermediario con le giuste autorizzazioni.
I semplici compro oro devono ottemperare ad alcuni obblighi, quali il controllo sugli oggetti che trattano e la verifica della clientela per collaborare alla lotta contro il riciclaggio, ma non subiscono ulteriori forme di controllo da parte delle autorità e non possono quindi avviare direttamente l’oro alla fusione.
I banco metalli operano spesso su base nazionale e riescono ad offrire servizi molto efficienti e vantaggiosi. Dopo un iniziale periodo di diffidenza, le persone hanno compreso quanto possa essere conveniente usufruire del loro operato per muovere una ricchezza che altrimenti rimarrebbe dimenticata in casa, in fondo ad un cassetto. Molto spesso nemmeno si è consapevoli di quanti grammi di oro non utilizzato giace sotto forma di oggetti conservati senza scopo.
Scambiare gioielli rotti, spaiati o fuori moda con denaro contante ed immediato può essere molto utile, sia per motivi contingenti che per potersi regalare qualcosa di importante.
La conoscenza delle caratteristiche peculiari di compro oro e banco metalli, nonché sapere esattamente chi può definirsi un Operatore Professionale in Oro, aiuta certamente a fare scelte ponderate ed affari convenienti.
Investire in monete d’oro è poi così semplice?
Sempre più persone decidono oggi di investire in monete d’oro. Questo accade perché questa pratica presenta delle condizioni molto convenienti come la facilità con la quale possono essere conservate le monete, data la loro dimensione molto ridotta. È il caso di molto piccoli investitori che scelgono queste bene in tutta sicurezza e garanzia. Esistono numerosi esercizi autorizzati per la compera e la vendita delle monete d’oro. Il consiglio è sempre quello di rivolgersi a strutture accreditate e che operano secondo ogni termine di legge in vigore. Chi vuole vendere le proprie monete può recarsi presso questi negozi, dove si verrà accolti da dei veri professionisti del settore in grado di fornire consulenza e massima quotazione oro. Nel caso si voglia procedere con la vendita di una delle proprie monete in oro, l’operatore dell’esercizio di fiducia procederà con un’attenta valutazione del modello presentato, verificandone la purezza, lo stato e l’antichità. È risaputo che in molto casi vecchie monete possono avere un valore inestimabile, ma devono sottostare a precisi standard. La prima analisi viene fatta quindi visivamente, si procede con l’osservare se la moneta ha subito graffi o violenti strofinamenti che potrebbero coincidere con una consumazione dell’oro determinandone così un peso specifico inferiore. Questa analisi permette all’istante anche di verificare, senza l’aiuto della bilancia di precisione, se nella moneta potrebbero esserci dei significativi cali di peso. Il secondo step è quello della pesatura sulla bilancia apposita che viene sempre eseguita davanti al cliente. Se la moneta è molto rovinata è premura dell’operatore avvisare che potrebbero verificarsi dei ribassi sul valore finale. Quando ci si affida a dei veri esperti del settore non si avranno mai brutte sorprese, chi opera in questo ramo con professionalità e serietà è sempre in grado di dare al cliente i migliori consigli e le migliori informazioni per una compra-vendita che lasci soddisfatte entrambe le parti. Anche chi decide di intraprendere per la prima volta questo tipo di investimento deve rivolgersi a strutture accreditate. Reperire monete d’oro oggi non è così complicato, sono molti i negozi di numismatica che operano sul territorio con serietà, così come sono molteplici gli esercizi commerciali che svolgono questo tipo di lavoro rispettando la legge. Anche il web propone un vasto settore dove è possibile l’acquisizione di monete in oro, anche qui è necessario seguire solo il buon senso e trattare solo ed esclusivamente con brand e rivenditori autorizzati. Quali sono le monete migliori per investire oggi? Il consiglio è quello di acquistare monete note e con una forte storia alle spalle. La sterlina d’oro è ad oggi quella più acquistata e con un passato glorioso alle spalle. Dal 1817 ad oggi continua a essere coniata e chi ne è in possesso sa di avere un bene che potrebbe trasformarsi in denaro contante in qualsiasi momento della giornata. Altre monete che hanno sempre suscitato l’interesse di questo tipo di investitori sono i marenghi d’oro, le famose venti lire che vennero coniate su ordine di Vittorio Emanuele II. Una moneta del genere ha un valore specifico di circa 205 euro sul mercato attuale con i suoi verificati 5,80 grammi di oro purissimo. Altre monete molto interessanti e con caratteristiche simili ai marenghi sono i franchi in oro marengo coniati nello stesso periodo da Belgio, Francia e Austria. Queste monete sono solo alcune fra le più acquistate, le possibilità sono svariate e anche chi si avvicina a questo tipo di investimento per la prima volta non troverà difficoltà nello scegliere la moneta che meglio incarna ogni aspettativa più specifica. Affidarsi a strutture competenti, serie e di fiducia è oggi il modo migliore per investire in monete d’oro e avere così a disposizione un bene rifugio sicuro, affidabile e che non perderà mai il suo valore.
Argento, come riconosco quello di qualità?
L’argento è un metallo prezioso che viene usato come bene rifugio da secoli; al tempo stesso è uno dei protagonisti del sistema bimetallico monetario. Si caratterizza per essere il migliore conduttore di elettricità e di calore tra i metalli, anche se gli viene preferito il rame in quanto presenta un costo più contenuto. Si distingue immediatamente per il suo colore bianco lucente e per essere molto tenero. In natura si trova sotto forma di pepite che in vene più o meno ricche: in quest’ultimo caso il materiale deve essere estratto e successivamente affinato, eliminando le scorie rappresentate da altri minerali e dalla roccia. I maggiori produttori sono, in Europa, la Svezia, la Spagna e la Polonia, mentre a livello mondiale viene estratto soprattutto in Russia, Stati Uniti, Canada, Cile, Perù e Indonesia.
L’argento viene impiegato in numerosi campi e settori, come l’odontotecnica, l’elettronica, la computeristica, l’ambito alimentare (come colorante) e l’arredo. Infatti può essere usato per creare specchi che riflettono maggiormente e per realizzare un cemento apposito per il vetro. La sua grande diffusione si spiega con la duttilità e la facilità di lavorazione del metallo. Tuttavia il campo di maggiore applicazione riguarda la creazione di gioielli e oggettistica preziosa per la casa, cioè l’argenteria. In questo caso vengono usate delle leghe in quanto l’argento puro è troppo malleabile per non subire danni a causa dell’uso quotidiano. Invece il metallo puro (1000/1000) viene impiegato come bene rifugio e da investimento: si trova sotto forma di lingotti di varie pesi e dimensioni e di monete da investimento.
Al giorno d’oggi rimane inalterata la tendenza a regalare oggetti d’argento in occasioni di ricorrenze speciali, ad esempio un anniversario di matrimonio, un battesimo, una cresima oppure un matrimonio stesso. Infatti si tratta di un regalo prezioso che sottolinea l’importanza dell’evento. Tra i prodotti d’argenteria più diffusi ci sono vassoi, cornici, set di posate, cucchiaini per il caffè o samovar. Meno comuni sono oggi i calici, le brocche e i vasi. Invece i gioielli in argento sono acquistati, regalati e molto apprezzati, anche se hanno un valore inferiore rispetto ai monili d’oro. In tutti i casi è necessario verificare con attenzione il grado di purezza del metallo perché può capitare di imbattersi in esemplari che sono commercializzati come argento mentre in realtà sono semplicemente placcati. Si tratta di vere e proprie truffe, quindi è bene conoscere quali sono le caratteristiche che identificano gli oggetti di qualità.
La lega più diffusa sia per l’argenteria che per i gioielli è la sterling, che presenta un contenuto di argento del 92,5%; la parte restante è composta da rame. In secondo luogo il livello minimo di purezza in Italia indicato per legge è 800 parti d’argento su 1000. In genere si riconosce a colpo d’occhio la minore o maggiore qualità del metallo in base al suo colore. Infatti maggiore è la parte di rame e più scuro è il materiale. Per legge ogni gioiello e oggetto deve essere identificato con il marchio del produttore e con la percentuale di argento. Si tratta del cosiddetto punzone, visibile solo con una lente d’ingrandimento. Diciture come Old Sheffield, Sheffield, Arg. 1000, Silverplated, Argentone o Arg. 800 rappresentano leghe impure oppure un materiale argentato galvanicamente.
Esistono anche metodi casalinghi che consentono di determinare la qualità dei gioielli e dei pezzi d’argenteria. L’argento è un metallo non magnetico, quindi basta avvicinare una calamita all’oggetto per testarne la purezza. Al tempo stesso il materiale un suono simile al tocco di una campana se colpito senza forza eccessiva con un altro metallo. Un test facile da mettere in atto è quello del ghiaccio, che si basa sulla notevole conduttività termica dell’argento. Quindi si posiziona un pezzo di ghiaccio sulla superficie: se si scioglie rapidamente, vuol dire che si tratta di metallo puro oppure di una lega di qualità. Infine si può fare la prova della candeggina, tuttavia questa soluzione viene praticata raramente perché utilizza un agente ossidante che macchia istantaneamente il metallo. Al massimo si può versare un’unica goccia per pulire subito la superficie.
Quotazione Oro 2017
Essendo ancora oggi fra le più importanti materie prime esistenti al mondo, l’oro ha una propria quotazione ufficiale in Borsa che ne stabilisce sostanzialmente il prezzo di acquisto e di vendita sul mercato. Ma quali sono i meccanismi che spostano periodicamente la quotazione dell’oro al rialzo o al ribasso e come possono gli investitori trarre vantaggio da questi movimenti? Sono tutte domande a cui è difficile dare una risposta completamente esaustiva, in quanto alle spalle di un mercato così importante ci sono in ballo equilibri politici e finanziari enormi, ma è possibile capire quantomeno a grandi linee quali sono i principi su cui è fondato il settore.
Per avere un’idea migliore delle dinamiche su cui si fonda il mercato dell’oro ai giorni nostri, occorre subito fare chiarezza su un punto fondamentale. Bisogna infatti operare una sorta di distinzione tra quello che viene generalmente definito “oro fisico“, e che fa riferimento alle scorte fisiche di questo metallo prezioso e a tutti gli oggetti che ne contengono una percentuale, dal cosiddetto “oro finanziario”, il cui mercato è il vero responsabile degli enormi spostamenti di denaro e degli equilibri monetari delle economie mondiali.
Dietro ai movimenti compiuti ogni giorno dall’oro nel proprio grafico di quotazione ufficiale c’è un gruppo di super-banche internazionali, guidato dalla britannica Barclays, che detiene la maggior parte delle riserve intorno a cui si effettuano investimenti e speculazioni ogni minuto durante tutto l’anno. Ogni giorno, infatti, fondi di investimento, potenti banche e gli stessi governi aprono dei contratti in cui in buona sostanza scommettono o su un ribasso e su un rialzo della quotazione dell’oro in un intervallo di tempo prestabilito. Si tratta di speculazioni dietro a cui nella maggior parte dei casi non si cela il reale interesse di ricevere in cambio dell’oro fisico, ma soltanto quello di ottenere un eventuale surplus finanziario reso possibile dal buon esito della “scommessa”. In questo modo si muovono intorno all’oro quantità di denaro incredibilmente elevate rispetto alle reali scorte presenti nelle riserve mondiali, e per l’aggiunta senza il reale rischio che il sistema crolli da un momento all’altro. Detto con queste parole sembrerebbe qualcosa di folle, quasi di insensato agli occhi di un lettore inesperto, ma il controllo delle banche e dei governi più influenti permette di mantenere la situazione sempre sotto controllo e di evitare lo scoppio del cosiddetto “panico”, che potrebbe causare da un momento all’altro la caduta verticale di un intero sistema. Così come il sistema bancario si fonda sulla fiducia che i clienti non potranno mai richiedere la restituzione contemporanea di tutti i capitali depositati, allo stesso modo questo enorme mercato di speculazioni legate all’oro funziona perché non accade mai che gli investitori richiedano contemporaneamente la consegna fisica dell’oro da parte delle banche. Ecco che arriviamo alla conclusione che la quotazione dell’oro, come già anticipato, non è tanto influenzata dai meccanismi di domanda ed offerta fisica del materiale, ma molto di più dalla direzione in cui si muovono le speculazioni e gli investimenti di “oro finanziario” a livello mondiale. Quando gli investimenti al rialzo crescono in maniera corposa nello stesso intervallo di tempo si avrà una reale crescita della quotazione, ovvero del prezzo, che porta i propri frutti alle casse degli investitori stessi; ma quando il prezzo dell’oro cresce eccessivamente, per evitare pericolosi squilibri monetari a livello internazionale (dato che la quotazione dell’oro è strettamente correlata a quella di alcune monete come il dollaro), le banche sopra citate, come la Barclays, aprono dei contratti ed effettuano una serie di manovre per riportare il prezzo nei parametri.
Dopo aver compreso appieno questo quadro sintetico del mercato finanziario dell’oro, si comprende anche perché investire in oro fisico non sia più necessario rispetto ad un tempo per riuscire ad ottenere un guadagno. Diversi sistemi di trading telematico, infatti, permettono anche al piccolo investitore di effettuare speculazioni sul prezzo dell’oro senza la necessità di possederne una quantità fisica personalmente. Con la severa regolamentazione dei mercati finanziari vigente, infatti, l’investimento online sarebbe molto più sicuro di quello fisico, in cui ci sono da considerare i rischi di furto e smarrimento. Per chi invece si trova in possesso di oggetti in oro da vendere per avere un’entrata monetaria, basta seguire alcune accortezze per evitare di essere truffati. Innanzitutto è necessario controllare sempre personalmente la quotazione dell’oro, solitamente disponibile in prezzo al grammo nei grafici di borsa online, e di pesare in maniera accurata l’oggetto a disposizione. Altrettanto importante è certificare personalmente il grado di purezza del materiale: l’oro 24 karati è quello con la percentuale di purezza maggiore, per cui quello che garantisce la maggiore resa economica; da esso si prosegue in discesa fino ai materiali più impuri, che contengono elevate percentuali di altri metalli e valgono solitamente meno sul mercato.
I professionisti dei compro oro e il profilo del loro cliente-tipo
Vendere oro usato può essere un’opportunità molto interessante, e di questo sono ben consapevoli le migliaia di persone che ogni anno si rivolgono a dei compro oro per vendere degli oggetti usati realizzati in questo materiale.
Se si possiedono degli oggetti in oro usato e si è disposti a privarsene, magari perché non si ritiene abbiano un particolare valore affettivo, venderli può essere davvero un’opzione allettante: in questo modo infatti è possibile ottenere un pagamento in contanti immediato, e ovviamente un extra come questo non può che tornare utile nelle più disparate circostanze.
Noi di OroElite compro oro roma, abbiamo accumulato in tanti anni di attività un’esperienza molto approfondita in questo settore, e riteniamo di possedere tutti i dati necessari per effettuare delle interessanti ricerche relative alla clientela-tipo che si rivolge ai compro oro, e possiamo affermare senza esitazioni che le analisi dei profili dei clienti rivelano dei trend piuttosto chiari.
Diversi anni fa, quando le attività di compro oro iniziarono ad aprire nelle città italiane, assai spesso i clienti erano delle persone in difficoltà economica le quali avevano urgente bisogno di liquidità per provvedere alle loro esigenze personali o familiari.
Questo conferiva alle attività di compro oro un’immagine negativa, legata appunto al fatto che delle persone si privavano di oggetti di proprietà proprio per cercare di sopperire alle difficoltà economiche che stavano vivendo.
D’altronde gli esercizi di compro oro hanno iniziato a diffondersi proprio in concomitanza della crisi economica che ha colpito il nostro paese, di conseguenza questo trend, quantomeno inizialmente, non ha destato stupore.
Oggi la situazione è cambiata radicalmente: ci interfacciamo giornalmente con tantissimi clienti desiderosi di vendere degli oggetti in oro, dunque possiamo assolutamente sbilanciarci sul profilo-tipo del cliente che raggiunge i nostri punti vendita.
Dal momento che non vi è motivo di credere che i nostri clienti abbiano delle peculiarità differenti rispetto a quelli che si rivolgono ad altre aziende, possiamo affermare che quanto emerso dalle nostre analisi è emblematico del mercato dei compro oro a livello generale, anche in relazione al gran numero di persone che ci scelgono per vendere i loro oggetti usati prodotti in oro.
Oggi il cliente tipo del compro oro non è una persona che cede controvoglia i propri beni pur di poter aver a disposizione della liquidità, al contrario si tratta di una persona che ha un reddito stabile, o comunque di una persona che versa in una condizione economica di normalità.
Oggi dunque una persona sceglie di vendere i suoi beni in oro semplicemente perché ritiene che sia più utile avere a disposizione del denaro contante, piuttosto che conservare un articolo di cui si può fare tranquillamente a meno, magari perché del tutto privo di valore affettivo.
Nella grande maggioranza dei casi i nostri clienti ci propongono i loro oggetti in oro perché desiderano togliersi qualche sfizio: i giovani hanno in genere come priorità quella di regalarsi una bella vacanza, allo stesso tempo molti altri clienti hanno come obiettivo quello di acquistare un PC, un tablet o altri articoli tecnologici senza dover attingere ai propri redditi o ai propri risparmi.
La connotazione negativa con la quale in principio erano considerati i compro oro oggi non ha dunque alcun motivo di esistere, e da questo punto di vista hanno avuto un ruolo importante le nuove normative che sono state introdotte su scala nazionale.
Oggi è assolutamente escluso che attività quali quelle di compro oro divengano strumento di sfruttamento di soggetti in difficoltà economica, di riciclaggio di denaro o di ricettazione, dal momento che lo Stato ha introdotto una serie di norme molto rigide che devono essere tassativamente rispettate da ogni attività del settore.
Ad ogni vendita l’esercente deve richiedere al proprio cliente i documenti di identità, inoltre devono essere compilati una serie di moduli finalizzati appunto a rendere ogni transazione assolutamente chiara e trasparente.
La clientela che frequenta i compro oro per cogliere le interessanti opportunità che possono garantire è dunque composta prevalentemente da persone di ceto medio, e tutto lascia immaginare che questo trend si confermerà anche in futuro.